LA LOCAZIONE, LA FIDA E LA MEZZA FIDA DI UN CAVALLO

Come tutelarsi

I contratti di locazione relativi ad equini sono diventati sempre più popolari.

Nel settore ippico, gli accordi di locazione includono cavalli, pascoli, allevamenti, scuderie strutture e altri.

Talvolta si verificano controversie, che generano cause lunghe e costose.

Alla base di tutto, non me ne vogliate, è la totale mancanza o l’assoluta genericità di un contratto di locazione/fida.

A tali mancanze sono associati la maggior parte dei problemi che nascono durante questa tipologie di rapporti.

Questo perché il pensiero è: perché spendere soldi per chiedere una consulenza ad un professionista?

La risposta è semplice: Se pensi che un professionista costi troppo non immagini quanto ti costerà affidarti ad uno che costa poco o addirittura fare senza!!!!

La maggior parte dei contratti che ho analizzato sono quelli fai da te dove la carenza di termini giusti o di clausole specifiche spesso ha generato danni irreparabili o gravissimi e, in ogni caso, la perdita di parecchio denaro da ambedue le parti.

Ma quali sono i problemi più comuni?

Cominciamo dalla confusione dei ruoli.

Il “locatore” è colui che ne ha la proprietà del cavallo oppure altro titolo idoneo per trasferire temporaneamente il possesso, la custodia e l’uso di esso a un altro.

Il “locatario” è colui che riceve l’uso e il possesso della proprietà e di solito paga un canone mensile o con altre scadenze.

Quindi il concetto è che posso disporre del “bene” solo se sono proprietario o su espresso mandato del medesimo; che il cavallo sia nel mio maneggio non mi autorizza a far nulla!!

Chi detiene l’equino per mero deposito e senza espresso mandato non può trasferire il possesso ad altri, semplicemente perché non ne ha il potere.

Il locatario è bene che sia identificato con chi effettivamente utilizza il cavallo e paga il canone; per i minori il contratto va fatto con il genitore.

La casistica più frequente è quella della totale mancanza del contratto o della mancanza di specifiche previsioni.

Quando manca il contratto

E’ una vendita? E’ un dono? E’ una fida? E’ una mezza fida?

Questo è il primo problema perché ogni tipologia ha la sua forma di tutela giuridica.

Diversi anni fa, ad esempio, un cliente aveva dato il proprio cavallo in fida gratuita ad un amico, ovviamente senza contratto. E’ stato costretto a fare causa per recuperare il cavallo perché “l’amico” sosteneva che il cavallo fosse un dono e si è rifiutava di restituirlo.

Caso simile e ancora più frequente è quando si affida il cavallo a qualcuno per addestrarlo o per venderlo.

Le giuste clausole

La previsione delle giuste clausole costituisce un bel riparo.

Quanto è la durata?

Per cosa il cavallo deve essere utilizzato? Quali concorsi, quali categorie?

Da chi?

Chi paga le spese ordinarie, quali il Veterinario, il maniscalco o il mantenimento?

E chi le spese mediche straordinarie?

Se il cavallo muore o si fa male durante la locazione o la fida? Chi paga? E soprattutto quanto paga?

E se la durata del lay up dopo l’infortunio è superiore a quella della locazione?

La soluzione a questi ed a tanti altri quesiti è possibile solo attraverso la previsione contrattuale.

Per esempio le spese veterinarie.

Nulla questio su quelle ordinarie ma per quelle straordinarie è necessaria una previsione contrattuale che, per esempio, distingua le spese dovute al comportamento del locatario da quelle dovute alla cara e vecchia “sfiga”.

In questi casi anche l’aiuto della scienza può essere di intralcio perché sappiamo benissimo che le cause di una determinata patologia possono variare da veterinario a veterinario.

Per non parlare del valore del cavallo.

E se durante la locazione il cavallo viene svalutato?

La svalutazione può avvenire con la cattiva gestione o anche con la mancata partecipazione a determinate gare.

La particolare peculiarità di questi contratti non sempre ci consente di utilizzare le norme codicistiche generali.

E’ importante capire che abbiamo a che fare con un “bene” molto particolare che può essere considerato sotto diverse prospettive: un mezzo di trasporto, un atleta, un mezzo di lavoro………

E ad ogni prospettiva corrispondono una serie di casistiche da valutare e di tutele giuridiche da applicare.

La conclusione è solo una.

Contratti ben scritti e particolareggiati possono aiutare a evitare o minimizzare i problemi e ciò vale sia per la locazione che per la vendita che per la mera custodia.