ASD O SSD E LE 5 COSE CHE DOVRESTI SAPERE

ASD o SSD E LE 5 COSE CHE DOVRESTI SAPERE

Continuiamo a parlare del mondo equestre con le differenze tra ASD O SSD E LE 5 COSE CHE DOVRESTI SAPERE Che cosa sono? Quale delle due è la forma migliore?

Iniziamo col dire che per ASD si intende una Associazione Sportiva Dilettantistica, mentre per SSD si intende una Società Sportiva Dilettantistica, quindi una particolare forma di società di capitali (ma al bisogno anche di SRL o di Società Cooperativa) dedicata ad una tipologia specifica di attività.

Entrambe le forme hanno in comune l’assenza di scopo di lucro (quindi l’impossibilità di distribuire gli utili alla fine dell’esercizio) e la finalità promozione di attività sportive/didattiche, svolte in maniera non professionistica.

Strettamente collegata a queste caratteristiche di base, troviamo la possibilità di godere di diverse forme di esonero ed agevolazione fiscale tese a snellire e facilitare la gestione delle attività in questione. Vedremo più avanti a quali condizioni.

Da questo punto in poi, le differenze fra ASD e SSD si moltiplicano. Vediamo dunque cinque punti fondamentali che distinguono queste due realtà.

  1. Sono costituite in modo diverso

La differenza sta essenzialmente nei costi: per costituire una SSD è necessario l’intervento di un notaio che verifichi la regolarità dell’atto costitutivo.

È inoltre obbligatoria l’iscrizione alla Camera di Commercio (pur se consigliata anche in caso di costituzione di una ASD). Adempimenti di questo tipo possono arrivare ad avere costi notevoli.

ASD O SSD E 5 COSE CHE DOVRESTI SAPERE

  • La proprietà

La ASD è, se così si può dire, di tutti i tesserati e da qui il principio un socio un voto.

Nella SSD invece i soci titolari delle quote sono gli effettivi finanziatori della società e i loro voti hanno un peso differente in base alla maggiore o minor porzione di quote possedute.

Da una parte quindi una gestione di stampo prettamente democratico, dall’altra una gestione maggiormente “capitalistica”, con i relativi pregi e difetti.

  • Diversa gestione della responsabilità

Nelle SSD la parola d’ordine è “autonomia patrimoniale perfetta”.

Dei debiti della società risponde la società stessa con il suo patrimonio che è totalmente separato da quello personale dei soci e da quello di ogni altro soggetto.

Nelle ASD invece il soggetto che agisce in nome e per conto dell’associazione (il presidente) è responsabile personalmente, cioè con il proprio patrimonio, dei debiti della stessa associazione.

  • Contabilità

Di contro, le SSD hanno costi di gestione più elevati rispetto alle ASD, perché sottostanno ad obblighi contabili molto più stringenti, come l’obbligo di presentare il bilancio che comporta, solo per fare un esempio, la necessità di rivolgersi ad un professionista competente in materia.

  • L’impatto di un eventuale fallimento

Entrambe infine possono fallire, in presenza dei requisiti di legge.

Tuttavia, se nella SSD è esclusa l’estensione del fallimento ai soci, nella ASD non può dirsi lo stesso con pari certezza, con conseguente aggravio dei rischi a carico dei soggetti coinvolti.

Fatte le opportune distinzioni, ricordiamo, per concludere, che il tetto massimo di ricavi commerciali annuali per godere delle agevolazioni fiscali è ad oggi fissato a 400.000 €, sia per le ASD sia per le SSD.

Attenzione però: le comunicazioni alla SIAE e all’Agenzia delle Entrate per farne richiesta vanno tassativamente presentate prima dell’inizio dell’anno solare per il quale si chiede l’agevolazione.

Il ritardo può comportare multe non poco salate ed inoltre è ben ricordare che chi si avvale del regime fiscale agevolato deve poter garantire la tracciabilità dei pagamenti pari o superiori a 1.000 €.

E per un Centro Ippico è meglio una ASD o una SSD?

Come per (quasi) ogni domanda, anche in questo caso la risposta corretta è… dipende.

Dipende principalmente dalle dimensioni del Centro Ippico, dalla mole di lavoro che affronta e dall’attività che svolge. 

In sintesi possiamo dire che una piccola realtà, sorta magari dalla passione di pochi soci, che consta di poche e semplici strutture ed accoglie per lo più i cavalli dei soci fondatori, trarrebbe senza dubbio giovamento dalle semplificazioni offerte dalla disciplina della ASD. 

Se pensiamo, invece, ad un grande Centro Ippico, che ospita una scuola strutturata, accoglie molti cavalli privati e non, è dotata di importanti strutture ecco che la SSD appare la forma di gestione maggiormente adatta ad una simile realtà, anche in funzione degli ingenti investimenti che sicuramente richiede, e dunque dei rischi collegati.

Spesso la scelta è fatta seguendo la strada più semplice e soprattutto più economica.

Tale decisione può rivelarsi dannosa 

E’ importante, qualora, si voglia intraprendere questo tipo di attività affiancarsi a professionisti esperti che potranno consigliare le scelte migliori ponendo l’attenzione non solo sul profilo economico ma anche su quello delle responsabilità e dei rischi cui si può incorrere.